venerdì 26 ottobre 2012

come è nata NOTTESENZAFINE?



TUTTI MI CHIEDONO...Ma come ti è venuta in mente questa storia? Cosa ti sei fumato per inventarti un'avventura così incredibile? Eri totalmente sbronzo per un racconto così ai limiti della realtà?
Nada de eso...
L'idea mi è venuta tornando indietro con la mente ad una sera di fine Luglio di parecchi anni fa quando io e il mio più caro amico Vito abbiamo perso il 'driver' con cui eravam giunti ad una festa sui Navigli. Dato che ai tempi non esistevano i cellulari e il nostro compagno di feste era così 'in barella' da essersi dimenticato di noi, siam dovuti tornare per forza a casa a piedi...
L'unico problema è che vivevamo  a Cernusco sul Naviglio ( non proprio dietro l'angolo) e che ai tempi eravamo belli squattrinati...così ci siam incamminati verso piazzale Loreto nella speranza di trovare un passaggio o non so che cosa...
Sta di fatto che nessuno ci ha caricato, ma essendo un bel sabato sera di fine Luglio ci siam divertiti ad attraversare a piedi la città in uno dei suoi momenti più belli...nel cuore della movida notturna d'estate...in due ore e passa di strada ci siam raccontati aneddoti, ricordato quanto di bello fatto insieme, progettato le vacanze a venire, risposto ai clacson delle macchine che passavano, chiaccherato con ragazze che uscivano dai locali durante il percorso, bevuto e riso con loro... 
Insomma, nessuno ci autostoppava ma comunque ci è passata...
Madidi di sudore e con i piedi fumanti siam arrivati poi in Loreto. Avevam gambe per arrivare massimo fino alla stazione di Gobba del metrò dove un taxi per 10.000 lire di corsa extraurbana ce l'avevamo...
Gli ultimi chilometri furono un po'alla 'Fantozzi', ma alla fine riuscimmo a fermare un taxi a metà di via Palmanova...
Fu come vedere un miraggio nel deserto...
Il taxista, impietosito per la nostra condizione, ci condusse a Cernusco nonostante il misero budget a disposizione.
Non ci portò nemmeno sotto casa...da buon tassista milanese ci lasciò all'incrocio della Padana Superiore e finimmo per farci ancora due chilometri a piedi...
Ma a quel punto eravamo a casa...eravamo così bolliti che ridevamo ad ogni minima cazzata sparata o a ogni macchina che ci passava di fronte...
Beh...quel viaggio a piedi di ritorno da Milano mi è rimasto così in mente che ho pensato...perchè non costruirci una storia sopra? Perchè non ambientarlo invece in una fredda notte di Dicembre? Perchè non farla vivere ad un adolescente che è  ancora più squattrinato? Perchè non fargliene capitare di ogni così da non riuscire a tornarsene a casa?
E soprattutto perchè non tornare indietro nel tempo alla mia adolescenza e collocare il protagonista a fine anni'80...
Chi è nato nei mitici anni '70 non può dimenticare che la sua adolescenza è passata per quegli anni...
Questo libro è allora dedicato anche voi...
Così è nata NOTTESENZAFINE...

3 commenti:

  1. Ciao Maurizio, bello il racconto di come è nata l'idea del libro rende ancora più reale la descrizione della nottesenzafine del protagonista. Il racconto della tua nottata mi ha poi riportato alla mente i miei anni di Milano, ed è sempre bello immergermi in quei ricordi.
    Ciao, buona serata.
    Antonella

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  2. ciao antonella...grazie x le tue belle parole come sempre....son contento che tutto ciò ti abbia riportato indietro nel tempo in un piacevole salto temporale...ps ti ho scritto un msg sul tuo blog proponendomi di farmi un'intervista sul libro x il tuo blog...che ne pensi?

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  3. Che ne penso????? N e sono stra felice e ti ringrazio, adesso vado a vedere cosa mi hai scritto, e ti rispondo lì da me.
    Ciao, a presto.
    Antonella

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